la scodella delle anime
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La Scodella delle Anime
Suggestiva costumanza era quella chiamata "la scodella delle anime". I maestri vetrai altaresi che lavoravano fuori paese e all'estero facevano vita comune, vivendo sotto lo stesso tetto ed erano guidati da un capo che spesso era il maestro più anziano. Ogni Giovedì, al desinare comune, si apprestava una scodella di minestra in più rispetto al numero dei commensali. Questa porzione chiamata "Scodella delle anime" veniva messa all'incanto. Il ricavato della nobile gara era rimesso al Consolato dell'Arte Vitrea per essere impiegato in Altare per opere di pubblica utilità. In quel tempo il consolato si faceva carico di tutte le spese civili e religiose riguardanti il paese.