miseria e abbondanza
Una bella tradizione ancora viva nel ricordo delle persone di non più verde età era "Miseria e Abbondanza", il cui titolo è degno di un film di Totò. Nella prima metà del secolo scorso la natalità ad Altare era ancora molto elevata e ne fanno fede anche le vecchie fotografie in cui si vedono scolaresche formate da 30 o più alunni. Ad ogni battesimo i ragazzi del paese si recavano sotto le finestre del battezzato in attesa, come era d'uso, del lancio di dolciumi vari, caramelle, confetti e a volte centesimi. Se i dolci erano pochi i ragazzi gridavano "Miseria!,Miseria!", continuando sino ai nuovi lanci; nel caso contrario l'urlo era "Abbondanza!, Abbondanza!". Naturalmente la maggiore o minore quantità di dolciumi dipendeva innanzi tutto dalla disponibilità finanziaria delle famiglie e poi, è chiaro, dalla loro generosità.